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MATTONCINI FLESSIBILI

Diffused structures, tiny houses, tree houses, moving housing cells.

There are many declinations of alternative living taking shape. We tend to reduce, in the amount of objects we own, in the square footage of the space we occupy, in the impact we have on the environment. All thanks to the technology of prefabrication and the desire to minimize practical needs. The project by Vittorio Grassi Architects attempts to connect the dots. <<We believe in a modular, scalable and customizable architecture>>. With this belief the team presented, for the exhibition “Architecture 6.0” in the occasion of the Fuorisalone, Planet Earth Module. It is a prefabricated building that originates from a cubic shape that curves from time to time into concave and convex faces.

The cell is designed to build an independent housing unit, created with repeated and modular sections achievable in an off-site industrial process, created on site and installed. The cubes can be located side-by-side, isolated, grouped or stacked, allowing a variety of configurations and joints. After being placed, they can be connected with vertical and interconnected upright blocks to define the overall structure of a building, the shape of which varies according to the choice of placement.

The module thus built can adapt to any place and landscape; it can change on the basis of the climate and other characteristics of the territory, and can use different materials and finishes. For example, the modules can be stacked in lightweight, breathable towers in damp microclimates for adequate natural ventilation. Or they can be sheathed with highly insulating wooden panels against the cold. Still, they can be protected with fossil wood in marine environments or produce energy with photovoltaic panels to achieve energy independence.

Strutture diffuse, tiny house, case sull’albero, cellule abitative mobili.

Molte sono la declinazione dell’abitare alternativo che stanno prendendo forma. Si tende a ridurre, nella quantità di oggetti che si possiedono, nella metratura dello spazio che si occupa, nell’impatto che si provoca sull’ambiente. Tutto grazie alla tecnologia della prefabbricazione e alla volontà di minimizzare i bisogni pratici. Il progetto dello studio di architettura Vittorio Grassi Architects tenta di unire i puntini. <<Crediamo in un’architettura modulare, scalabile e personalizzabile>>. Questa la convinzione con cui il team ha presentato, per la mostra “Architettura 6.0” in occasione del Fuorisalone, Planet Earth Module. Si tratta di un edificio prefabbricato che prende origine da una forma cubica che si curva di volta in volta in facce concave e convesse.

La cellula è pensata per costruire un’unità abitativa indipendente, creata con sezioni ripetute e modulari realizzabili in un processo industriale off-site, create in cantiere e installate. I cubi possono essere affiancati, isolati, raggruppati o impilati, consentendo una molteplice varietà di configurazioni e articolazioni. Dopo essere stati posizionati, poi, possono essere collegati con blocchi montanti verticali e interconnessi per formare la struttura complessiva di un edificio, la cui forma varia sulla base della scelta di posizionamento.  

Il modulo così costruito può adattarsi a ogni luogo e paesaggio; può cambiare sulla base del clima e delle altre caratteristiche del territorio, e può utilizzare materiali e finiture diverse. Per esempio, i moduli possono essere impilati in torri leggere e traspiranti in microclimi umidi, per una ventilazione naturale adeguata. Oppure possono essere rivestiti con pannelli di legno altamente isolanti contro il freddo. Ancora, possono essere protetti con legno fossile in ambienti marini o produrre energia con pannelli fotovoltaici per raggiungere l’indipendenza energetica. 

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